Cene di San Giuseppe: la tradizione di Gela
Per i siciliani San Giuseppe è il santo patrono per eccellenza della famiglia nonché “avvocato delle cause impossibili”. Oltre ad aprire il ciclo delle feste primaverili, in Sicilia la ricorrenza si caratterizza per una serie di manifestazioni rituali pubbliche e private di grande coinvolgimento popolare, non si potrebbero definire diversamente le preparazioni di meravigliosi altari e soprattutto di banchetti votivi in suo onore: “li tavulati di li vicchiareddi” o “di li povireddi”.
Una delle celebrazioni più belle e suggestive è quella che si svolge a Gela.
Diversi giorni prima della festa, numerose famiglie si dedicano all’allestimento di straordinari “altari” sui quali sono sistemate statuine e immagini del Patriarca e della Sacra Famiglia.
I “pani” hanno un importante significato sacrale intimamente legato agli ancestrali simbolismi della natura che si rinnova, tra i simboli più importanti troviamo la palma, la colomba. Stessa grande preparazione richiedono li “tavulati”, in questo caso la scelta delle pietanze ha un preciso significato dato che esse prevedono l’impiego soprattutto di verdure e frutti legati all’arrivo della primavera. Inoltre vengono disposti minestroni, frittate di verdure,sfinci, pignolata, cannoli.
Quest’anno le cene saranno 27, e saranno visitabili dal giorno prima. come vuole la tradizione.
Novità di quest’anno riguarda le cene allestite all’interno delle parrocchie della città di Gela, che fino allo scorso anno potevano essere iniziative delle famiglie, invece ora riguarderanno solo cene comunitaria.La Piccola Casa della Misericordia sta realizzando la Cena nella Chiesa di San Francesco e una tavolata presso gli spazi di Sant’Agostino.
I preparativi sono iniziati dai primi di gennaio, subito dopo le festività natalizie, andando a chiedere l’elemosina casa per casa, per poi preparare in questi giorni la struttura allestita nelle case o nei garage. Successivamente la struttura di legno verrà arredata con lenzuola ricamate e abbondante cibo. Tutto questo è accompagnato da un periodo di festa fino ad arrivare ai due giorni del 18 e 19.
Una delle celebrazioni più belle e suggestive è quella che si svolge a Gela.
Diversi giorni prima della festa, numerose famiglie si dedicano all’allestimento di straordinari “altari” sui quali sono sistemate statuine e immagini del Patriarca e della Sacra Famiglia.
Gli altari sono decorati con fiori, ricami, ramoscelli di allori, mirto, aranci e pani votivi, questi ultimi lavorati con tale maestria da sembrare “scolpiti”
Quest’anno le cene saranno 27, e saranno visitabili dal giorno prima. come vuole la tradizione.
Novità di quest’anno riguarda le cene allestite all’interno delle parrocchie della città di Gela, che fino allo scorso anno potevano essere iniziative delle famiglie, invece ora riguarderanno solo cene comunitaria.La Piccola Casa della Misericordia sta realizzando la Cena nella Chiesa di San Francesco e una tavolata presso gli spazi di Sant’Agostino.
I preparativi sono iniziati dai primi di gennaio, subito dopo le festività natalizie, andando a chiedere l’elemosina casa per casa, per poi preparare in questi giorni la struttura allestita nelle case o nei garage. Successivamente la struttura di legno verrà arredata con lenzuola ricamate e abbondante cibo. Tutto questo è accompagnato da un periodo di festa fino ad arrivare ai due giorni del 18 e 19.
Bravo Emanuele, dobbiamo essere fieri delle nostre tradizioni!!
RispondiEliminaQueste sono tradizioni che valorizzano Gela!
RispondiEliminafacciamo in modo che queste tradizioni non vadan perse
RispondiEliminaBellissima descrizione di una tradizione simbolica di San Giuseppe e della città di Gela.
RispondiEliminaComplimenti! E w San Giuseppe!